La Casa degli Insegnanti
vi invita al concerto presso
Biblioteca dell’Educatorio della Provvidenza
Corso Trento 13 – Torino
lunedì 28 maggio, h 21
Ghismonda e Tancredi
Dramma lirico in un atto e tre quadri
Libretto di Gabriele CRESTA
(liberamente tratto dalla novella del Decameron di Giovanni BOCCACCIO)
Musica di Marco EMANUELE
Personaggi e interpreti:
Tancredi, principe di Salerno – Giuseppe GERARDI, basso
Ghismonda, sua figlia – Marina DEGRASSI, soprano
Guiscardo, valletto – Carlo Amedeo FOLCO, tenore
Pianoforte: David IRIMESCU
Fisarmonica: Stefano ARATO
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti
Collabora al progetto la classe III A serale dell’IIS “Bodoni-Paravia” di Torino
La novella di Tancredi, principe di Salerno, e di sua figlia Ghismonda è la prima della IV giornata, quella degli amori infelici. È una novella in cui non viene detto tutto. Ambientata in un mondo antico, imprecisato, senza tempo, parla di un rapporto morboso tra padre e figlia: un padre sensibile, che diventa crudele e geloso, e una figlia intelligente e decisa, che in un celebre discorso difende l’autonomia del proprio desiderio.
La protagonista è una delle prime donne della letteratura italiana a prendere voce, in questo caso per difendere la nobiltà d’animo del proprio amante, l’innocenza dell’amore fisico e la propria facoltà di scegliere. La storia finisce in modo tragico e, per spiegare la gelosia e l’accanimento del padre nei confronti dell’amante della figlia, si presta a una lettura psicanalitica.
Cosa succede se una novella così diventa un libretto d’opera? Un libretto in versi, con le rime e le forme tipiche del melodramma ottocentesco. E cosa succede se, invece dell’orchestra, ci sono un pianoforte e una fisarmonica chiamati a sostituirla e a creare effetti sonori particolari? Nei tre quadri della vicenda si ascoltano infatti arie, duetti e terzetti, come in un’opera del passato: il linguaggio musicale ha le radici in Rossini, Donizetti e Verdi, ma anche nella musica araba-ebraica andalusa e nel canto popolare.
(L’immagine è tratta da: http://terreceltiche.altervista.org/ghismunda/)